L’amianto ha le ore contate… e ora anche scontate. Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare ha infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana la nuova legge che prevede un credito di imposta del 50% sugli investimenti di bonifica di materiali contenenti amianto effettuati nell’anno 2016. Un’ottima notizia per Synthesis Group, azienda leader per il rifacimento di tetti e facciate, per interventi di efficienza energetica e di bonifica da amianto.
LA NORMATIVA – La nuova normativa prevede, a beneficio di tutte le aziende nazionali che si occupano di bonifica dell’amianto, un credito di imposta pari al 50% delle spese sostenute dalle imprese per la bonifica di materiali contenente amianto che verrà ripartito in tre quote annuali dello stesso importo e dovrà essere obbligatoriamente riportato anche nella dichiarazione dei redditi riferita al periodo di imposta. La prima quota però potrà essere utilizzata a partire dal primo gennaio dell’anno successivo a quello dell’inizio dei lavori di bonifica, mentre le altre due potranno essere messe nelle dichiarazioni riferite all’esercizio successivo. Il beneficio del credito d’imposta potrà essere riconosciuto solo per gli interventi avviati nel corso del 2016, per cui i periodi utili per recuperare il credito saranno gli anni 2017, 2018 e 2019.
I FONDI STANZIATI – La nuova normativa dona una boccata d’ossigeno alla fiscalità italiana. Se negli ultimi mesi del 2015 i fondi stanziati a copertura del credito d’imposta per la bonifica dell’amianto ammontavano ad oltre 5 milioni di euro, per gli anni 2016 e 2017 la somma complessiva è stata alzata fino a 6 milioni di euro per ciascun anno di riferimento. Per accedere alla detrazione fiscale, il titolare dell’azienda dovrà però dimostrare di aver attivato una serie di azioni finalizzate alla rimozione dell’amianto di strutture produttive dislocate su tutto il territorio nazionale, e di aver investito per queste almeno 20mila euro.
Nelle prossime settimane, il Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con quello dell’Economia e delle Finanze pubblicherà il decreto attuativo che conterrà tutte le specifiche necessarie per presentare le domande. L’unica certezza al momento è che per usufruire del credito d’imposta spettante sarà necessario compilare l’apposito modello f24 online.